02/07/2025


Disposizioni di carattere contingibile e urgente in merito all’attività lavorativa svolta nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili all’aperto e nelle cave in condizioni di esposizione prolungata alle alte temperature, al fine di ridurre l’impatto dello stress termico ambientale sulla salute (Ordinanza n. 34 del 1° luglio 2025).

Con l’arrivo del caldo intenso, la Regione Veneto, viste le “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 19 giugno 2025, ha emesso l’Ordinanza n. 34 del 1° luglio 2025, contenente le disposizioni urgenti per tutelare la salute dei lavoratori esposti a temperature elevate.
L’ordinanza riguarda in particolare:

  • Il settore agricolo e florovivaistico.
  • I cantieri edili all’aperto.
  • Le attività lavorative nelle cave.
  • Gli ambienti chiusi non climatizzati, ove le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne (ec. Capannoni, magazzini, laboratori).

Nello specifico, si ordina:
“1. Di vietare lo svolgimento dell’attività lavorativa in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle ore 12:30 alle ore 16:00, con efficacia a partire dal 3 luglio 2025 e fino al 31 agosto 2025, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili all’aperto e nelle cave, qualora – nonostante l’adozione di specifiche misure di prevenzione da parte del Datore di lavoro come previste dalle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” – lo stress da calore comporti rischi rilevanti per la salute del lavoratore, limitatamente ai soli giorni e alle aree in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”;

  1. di stabilire che gli accordi aziendali che nel frattempo sono già stati adottati, contenenti misure di tutela per i lavoratori impegnati in attività svolte all’aperto di cui al punto 1, sono fatti salvi laddove prevedano una uguale o maggiore tutela per i lavoratori esposti rispetto a quanto disposto dalla presente Ordinanza;
  2. che in tutte le lavorazioni all’aperto e nelle lavorazioni che avvengono in ambienti chiusi non climatizzati, ove le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne, è raccomandato il rispetto delle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”.

Il divieto di cui all’ Ordinanza non trova applicazione per le Pubbliche Amministrazioni, per i concessionari di pubblico servizio, per i loro appaltatori quando trattasi di interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità purché siano applicate idonee misure organizzative ed operative – come previsto dalle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” – che riducano ad un livello accettabile il rischio di esposizione alle alte temperature dei lavoratori impiegati in detti interventi, secondo la valutazione del rischio condotta dal Datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008.

Le linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare prevedono le seguenti raccomandazioni per prevenire gli effetti del calore e della radiazione solare:

  • Organizzazione del lavoro: limitare o evitare il lavoro nelle ore più calde della giornata, soprattutto per i lavoratori outdoor qualora, nonostante l’adozione di specifiche misure di prevenzione, lo stress da calore comporti rischi rilevanti per la salute del lavoratore; limitazione dei tempi di esposizione mediante rotazione del personale. Si fa presente che l’individuazione delle ore più a rischio della giornata deve essere effettuata valutando gli indici riconosciuti dalla normativa internazionale (WBGT, PHS) avvalendosi anche degli strumenti presenti sul Portale Agenti Fisici e sul portale Worklimate;
  • Acclimatamento: deve essere sempre preso in considerazione nel definire specifiche procedure aziendali, sia per i nuovi assunti che a seguito di interruzioni dell’attività lavorativa.
  • Favorire l’acclimatamento quando esiste uno sbalzo termico fra ambienti diversi, ad esempio utilizzando ambienti di passaggio con condizioni termiche intermedie.
  • Vestiario idoneo, comodo, di fibre naturali e con colori chiari.
  • Corrette Idratazione ed alimentazione sia durante l’attività lavorativa che in previsione di condizioni termiche complesse, tenendo anche conto di eventuali esigenze religiose.
  • Disponibilità di acqua fresca sul posto di lavoro, con la raccomandazione che i lavoratori facciano la massima attenzione al loro stato di idratazione.
  • Informazione e formazione ai lavoratori sugli effetti sulla salute dello stress da caldo e dell’esposizione alla radiazione solare, sulle misure di tutela dei rischi specifici e sull’attuazione delle procedure di emergenza, da effettuarsi in una lingua che i lavoratori comprendono.
  • Qualora il processo di valutazione del rischio evidenzi un’esposizione ai rischi microclima caldo o esposizione solare, deve essere predisposta la sorveglianza sanitaria per verificare la presenza di fattori di rischio, costituzionali o acquisiti.
  • Prevedere pause da effettuarsi in luoghi confortevoli.
  • Designare una persona che sovraintenda al piano di sorveglianza per la prevenzione degli effetti del caldo e della radiazione solare.
  • Evitare di lavorare in solitario.

Particolare attenzione deve essere posta dal Datore di Lavoro durante i periodi in cui è previsto un “rischio alto” per gli effetti del calore o della radiazione solare. Al fine di garantire le condizioni di salute e sicurezza del personale, il Datore di Lavoro, con il supporto di personale qualificato, dovrà verificare che nella specifica situazione di lavoro sia possibile prevenire le condizioni di stress termico o esposizione solare mettendo in atto specifiche misure di prevenzione e protezione, per esempio con utilizzo di schermi, coperture, lavorazioni al chiuso, gestione degli orari di lavoro.
In caso di lavorazioni in appalto è necessario provvedere all’integrazione del DUVRI con indicazioni specifiche al fine di coordinare le azioni di prevenzione da mettere in atto.
Le linee guida riportano, inoltre, da pagina 10 le specifiche schede di autovalutazione che possono essere di supporto al datore di lavoro nell’attività di valutazione dei rischi suddetti.

Si precisa che ordinanze analoghe sono già state adottate nelle seguenti regioni:

  • Lazio: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, con efficacia dal 30 maggio 2025 e fino al 31 agosto 2025;
  • Lombardia: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, con efficacia dal 2 luglio 2025 e fino al 15 settembre 2025;
  • Abruzzo: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 30 giugno 2026 e fino al 31 agosto 2025;
  • Emilia- Romagna: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, a decorrere dal 02 luglio 2025 e fino al 15 settembre 2025;
  • Sardegna: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 26 giugno 2025 al 31 agosto 2025;
  • Basilicata: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 23 giugno 2025 al 31 agosto 2025;
  • Calabria: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 10 giugno 2025 al 31 agosto 2025;
  • Campania: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 18 giugno 2025 al 31 agosto 2025;
  • Liguria: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 26 giugno 2025 al 31 agosto 2025;
  • Piemonte: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 2 luglio 2025 al 31 agosto 2025;
  • Puglia: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 18 giugno 2025 al 31 agosto 2025;
  • Sicilia: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 26 giugno 2025 al 31 agosto 2025;
  • Toscana: dalle ore 12:30 alle ore 16:00, dal 25 giugno al 31 agosto 2025.


È verosimile che nei prossimi giorni il provvedimento sarà adottato anche nelle altre regioni d’Italia.

Queste indicazioni sono fondamentali per proteggere i lavoratori, evitare colpi di calore e garantire condizioni di sicurezza in ambienti ad alto rischio rischio termico.
Per ulteriori dettagli o supporto nell’applicazione delle misure, restiamo a disposizione.

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